Nel V secolo a.C. Pitagora faceva di Crotone la sede della sua scuola di vita e verità, la “Scuola Italica della Sapienza”, che nell’eclettico approccio al sapere, aveva la sua più grande forza.
Il pensiero pitagorico è estremamente attuale, probabilmente fondamentale per educare l’uomo alla conoscenza di sé e alla tolleranza dell’altro. L’unità relazionale, qualitativa e quantitativa del mondo sarà uno dei fondamenti del pensiero scientifico, nei successivi secoli e millenni, attraverso gli sviluppi della matematica, della geometria, della topologia e della logica.
Il Programma PITAGORA MUNDUS intende concorrere alla creazione di una rete del sapere che approfondisca tematiche legate al rinnovamento del comune sentire verso la promozione di un’armonia fra le genti.
È oggi, dunque, preciso dovere di qualsiasi istituto educativo valorizzare tanta sapienza e seguirne le orme.
In tal senso il PITAGORA MUNDUS prevede la creazione di 10 “Scuole della Sapienza” aperte alle migliori competenze per approfondire e promuovere lo studio delle dinamiche scientifiche e socio politiche attuali, attraverso momenti di recupero e diffusione della cultura magno-greca, italica ed euro-mediterranea.
10 scuole che rappresenteranno un centro studi internazionale, inteso quale agorà del pensiero, centro di una sintesi interdisciplinare del sapere.
10 scuole in 10 borghi che collaborano con diversi Paesi nel mondo per affrontare una rimodellamento culturale, sociale e politico attraverso l’approfondimento e la promozione di un modello basato sulla trasparenza delle idee e delle conoscenze e degli avvenimenti della storia e delle esperienze sociali e politiche.
Una rete del sapere che rinvigorisca e sviluppi il pensiero creativo attraverso discussioni scientifiche e culturali.
Il Programma PITAGORA MUNDUS si porrà così come azione culturale di carattere internazionale che ripropone correlazioni ricche di significati temporali e spaziali.
Da essa dovrebbero emergere due ordini di ricerca finalizzata e comparata: un ordine geopolitico ed uno bio-pedagogico.
Con il primo la Calabria sarà posta al centro dell’incontro permanente del pensiero storico, scientifico, filosofico e interreligioso nel Mediterraneo, bacino di contaminazione di tre continenti.
Con il secondo, proporrà pedagogicamente la grande unificazione tra le genti della Terra.